Ingredienti
- 1 kg di pesce stoccogià ammollato
- 1 cipolla
- 400 gr di pomodori maturipomodori pelati
- 1 kg di patate
- 1 costa di sedano
- 1 limone
- 2 cucchiai di cappericapperi dissalati
- 150 gr di olive verdi in salamoia
- 1 ciuffetto di prezzemolo
- olio EVO
- sale
- pepe
Introduzione
Lo stoccafisso alla messinese o pesce stocco alla ghiotta è tra le ricette più tipiche e conosciute della città di Messina. Per gli abitanti della città dello stretto è u stoccu a missinisi cioè lo stocco alla messinese e rappresenta un piatto immancabile soprattutto in occasione di feste e ricorrenze.
Pietanza ricca e dal gusto intenso colpisce per il particolare sapore dello stoccafisso la cui sapidità, unita a quella dei capperi, fa da contraltare alla rotonda pastosità delle patate e dei pomodori. Assolutamente necessario accompagnare la degustazione con un bel pezzo di pane casereccio ed una bottiglia di vino rosso ben strutturato e corposo.
Ma da dove deriva tutta questa passione dei messinesi per il merluzzo e lo stoccafisso? Sembra che debba essere fatta risalire al luttuoso evento che colpì Messina con il terremoto del 1908. In quella tragica occasione a portare soccorso alla popolazione stremata e impaurita furono anche molti paesi stranieri. Oltre a russi, americani, svizzeri e inglesi intervennero anche i norvegesi. Ognuno con i propri mezzi e risorse. E fu così che Messina conobbe il merluzzo del Mare del Nord e se ne innamorò.
Ritornando alla ricetta ingrediente principale del piatto è lo stoccafisso che, nel linguaggio corrente, viene molto spesso confuso con il baccalà. In realtà l’unica cosa in comune tra i due prodotti è la materia prima da cui origina, il merluzzo norvegese.
Differenza tra stoccafisso e baccalà
Baccalà e stoccafisso altri non sono che filetti di merluzzo che, grazie ai differenti metodi di trasformazione, assumono due connotazioni commerciali ben distinte.
Entrambi, non appena pescati, vengono dissanguati e privati delle interiora e della testa. Da questo momento in poi i processi produttivi divergono. Il baccalà viene sottoposto ad un processo di salatura della durata di circa 3 settimane mentre lo stoccafisso viene fatto essiccare per 3 mesi su apposite rastrelliere all’aria aperta ed esposto agli effetti del sole e del vento.
E se a questo punto t’è venuta voglia anche di baccalà nessun problema, ecco alcune ricette tra le quali potere scegliere la tua preferita: baccalà a sfincione, baccalà alla siciliana, sfince di baccalà, baccalà allo scoglio.
Ed ora passiamo subito a vedere la ricetta dello stoccafisso alla messinese a ghiotta.
Nota: ricetta pubblicata a Settembre 2019 e aggiornata a Novembre 2020
Fasi
1 Fatto | Sciacquate in acqua corrente lo stoccafisso già ammollato e, con l'ausilio di una pinzetta, eliminate tutte le lische e le spinte visibili. Tagliatelo a pezzi piuttosto grossi e mettetelo a mollo in acqua acidulata con limone per 10 minuti trascorsi i quali cambiate l'acqua e ripetete la stessa operazione. Questa operazione contribuirà ad attenuare l'odore molto forte e a rendere la carne più tenera e pronta per essere cucinata. Non rimuovete la pelle che servirà a evitare che il pesce possa sfaldarsi durante la cottura. |
2 Fatto | In un tegame piuttosto capiente versate un giro abbondante di olio EVO assieme alla cipolla affettata, il sedano a tocchetti, il trito di prezzemolo, i capperi (in precedenza dissalati) e le olive. Fate rosolare per qualche minuto a fiamma dolce fino a quando la cipolla avrà assunto un colore appena appena dorato. |
3 Fatto | Nel frattempo pelate le patate, tagliateli a tocchi grossi e sciacquatele. |
4 Fatto | A questo punto aumentate la fiamma e aggiungete il pesce stocco adagiandolo dal lato della pelle facendolo rosolare per un paio di minuti. |
5 Fatto | Aggiungete i pomodori pelati, coprite e fate cuocere per cinque minuti. |
6 Fatto | Unite le patate, salate e pepate e, se occorre, aggiungete un bicchiere di acqua calda. Evitate di mescolare energicamente con il cucchiaio per evitare di sfaldare i tranci di pesce; muovete invece delicatamente il tegame per evitare eventuali attaccature. |
7 Fatto | Incoperchiate e fate cuocere fino a quando le patate risulteranno cotte. Servite il piatto ben caldo accompagnato con dei crostoni di pane casereccio. |