Ingredienti
Per l'impasto:
- 500 gr di farina di semola di grano duro
- 25 gr di lievito di birra
- 50 gr di strutto
- 250 ml di acqua
- 1 presa di sale
- 1 cucchiaino di zucchero
Per la farcia:
- 1 kg di bietoleTenere e piccole. In Sicilia sono dette "giri".
- 250 gr di pasta di salsiccia
- 200 gr di tuma
- 5 pomodori secchi
- olio EVO
- sale
Introduzione
La ‘Nfigghiulata è una delle ricette tipiche siciliane più antiche le cui origini si perdono nella memoria. Anche l’etimologia del nome è incerta. Alcune fonti sostengono che la parola ‘nfigghiulari in dialetto siculo significhi “avvolgere”, ma di questo non ho trovato traccia nei vari dizionari di dialetto siciliano presenti sul web. Anche la sua denominazione cambia a seconda del luogo in cui ci troviamo assumendo il nome di ‘nfigghiulata nella Sicilia occidentale e di Sfigghiulata in quella orientale.
E’ certo comunque che caratteristica comune alla ricetta sia quella di “aggnutticari” cioè avvolgere la sfoglia di pasta lievitata dopo che questa è stata farcita. Pure gli ingredienti sono diversi e numerosi e questo ci da la possibilità di dare libero sfogo alla fantasia assecondando i gusti personali. Quelli tradizionalmente usati sono ricotta oppure tuma assieme a salame e salsiccia oppure, se vi piacciono i sapori più decisi, pecorino non troppo stagionato con sarde salate, salame e semi di finocchietto selvatico.
La versione che presento oggi, visto che avevo voglia di sapori nuovi e originali, è frutto degli ingredienti disponibili in dispensa quel giorno. Tenere bietole (per intenderci i giri) appena ripassate in padella con un filo d’olio che fanno volume, sottili fettine di tuma per dare morbidezza, salsiccia privata del budello per conferire carattere e sapore e, per ultimi, pomodori secchi sminuzzati per il giusto grado di sapidità. Il risultato è una fusione di sapori e consistenze da far venire l’acquolina in bocca.
Chi segue questo blog conosce la mia passione per il lievitati siciliani la cui tradizione, forse a causa delle condizioni non troppo floride di gran parte della popolazione, è tanto antica quanto ricca. Chiudo questa breve introduzione ricordandone qualcuno a cominciare dalla mia amata favazza termitana, e poi lo sfincione palermitano, la fuata di Caltanissetta o lo sfincione bagherese etc. etc. Se poi ne avete voglia cliccate su lievitati e fritti dove potrete trovare tutte le ricette presenti sul blog.
Fasi
1 Fatto | Prendete una ciotola con 200 ml d'acqua tiepida, scioglietevi il lievito e lasciate riposare. |
2 Fatto | In una spianatoia setacciate la farina, aggiungete lo strutto e lavorateli fino a quando si saranno amalgamati. |
3 Fatto | Versate 50 ml d'acqua tiepida in una tazzina e scioglietevi zucchero e sale e incorporateli alla farina. |
4 Fatto | Continuate a impastare aggiungendo poco per volta la restante acqua con il lievito. |
5 Fatto | Lavorate l'impasto fino ad ottenere un composto morbido e omogeneo e dalla consistenza simile alla pasta di pane. Formate un panetto e ponetelo in una ciotola infarinata e coperta con pellicola. Coprite la ciotola con un canovaccio perché possa mantenere l'impasto al caldo e fate lievitare per circa 2 ore e comunque fino al raddoppio del volume. |
6 Fatto | Nel frattempo mondate le bietole, lavatele bene, scolatele e fatele appassire in padella con un filo d'olio. |
7 Fatto | Aggiungete i pomodori secchi tagliati a tocchetti, la pasta di salsiccia, aggiustate con poco sale e fate cuocere fino a quando le bietole si saranno ammorbidite. |
8 Fatto | Appena la pasta sarà lievitata rovesciatela sulla spianatoia sulla quale avrete steso un foglio di carta forno e stendetela con il mattarello fino a raggiungere uno spessore di 4/5 mm. |
9 Fatto | Tagliate la tuma a fettine sottili, disponetele sulla pasta e ricoprite con la farcia che stenderete su tutta la superficie con una forchetta. Quindi arrotolate come a formare un grosso salsicciotto. |
10 Fatto | Tagliatelo a fettine dello spessore di circa 2 cm e sistematele sulla teglia ricoperta da carta forno. |
11 Fatto | Spennellate con olio extra vergine d'oliva e infornate in forno preriscaldato a 220° per 40 - 45 minuti. |