Ingredienti
- 4 fettine di fegato
- 2 cipolle bianche
- qb pangrattato
- 1 cucchiaio di zucchero
- 1/2 bicchiere di aceto di vino bianco
- olio per friggere
- sale
- pepe
Introduzione
Il fegato in agrodolce con cipolla è una di quelle ricette che a molti fanno storcere la bocca non amando mangiare le interiora.
Li capisco, perché anch’io non sono una grande estimatrice di frattaglie e “roba grassa” (tipica espressione palermitana). Ma per il fegato ho sempre fatto eccezione, soprattutto se, come in questo caso, il gusto particolare viene smorzato dalla dolcezza della cipolla e dall’intensità della salsa agrodolce. Ingredienti che privano quasi completamente la carne di qualunque retrogusto rendendola squisita, tenera e molto apprezzata.
Nella versione palermitana il piatto viene servito senza cipolle. Oggi ho voluto preparare questa variante per cercare di invogliare qualcuno a superare la sua ritrosia.
Se invece rientrate nella categoria degli amanti del quinto quarto allora date uno sguardo anche alla Trippa all’olivetana.
Fasi
1 Fatto | Per questa succulenta ricetta del fegato in agrodolce inizia a pulire le cipolle, affettale e falle stufare in una padella con un bicchiere d'acqua: questo le renderà più digeribili. Cuoci fin quando il liquido sarà evaporato quindi aggiungi un pizzico di sale e un giro d'olio e soffriggi la cipolla fino a renderla appena imbiondita. Allontana dal fuoco e metti da parte. |
2 Fatto | Prepara l’agrodolce versando mezzo bicchiere d’aceto, un dito d’acqua, 1 cucchiaio di zucchero e mescola per bene fin quando sarà sciolto. |
3 Fatto | Prendi le fettine di fegato e panalo da entrambi i lati nel pangrattato che avrai in precedenza condito con sale e pepe. |
4 Fatto | Nella stessa padella usata per le cipolle aggiungi un giro d'olio EVO e, non appena caldo, friggi il fegato da entrambi i lati. A questo punto, sempre in padella, ricoprilo con la cipolla cotta. |
5 Fatto | Versa la salsa agrodolce su fegato e cipolla e cuoci ancora per qualche minuto fino a quando si sarà formata una leggera cremina. Il piatto va gustato a temperatura ambiente, ancora meglio se il giorno dopo. |